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chiara evidenza, come chiare et evidenti son le stelle,
renda testimonianza de misfatti nostri. Perch vi si
vedeno aperto gli frutti, le reliquie, gli riporti, le voci,
le scritture, le istorie di nostri adulterii, incesti, forni-
cazioni, ire, sdegni, rapine et altre iniquitadi e delitti;
e che per premio di errori abbiamo fatto maggiori er-
rori, inalzando al cielo i triomfi de vizii e sedie de
sceleragini, lasciando bandite, sepolte e neglette ne
l inferno le virtudi e la giustizia.
E per cominciare da cose minori, come da peccati ve-
niali: perch solo il Deltaton, dico quel triangolo, ha
ottenute quattro stelle appresso il capo di Medusa,
sotto le natiche di Andromeda, e sopra le corna del
Montone? per far vedere la parzialit che si trova tra
gli di. Che fa il Delfino gionto al Capricorno da la
parte settentrionale impadronito di quindeci stelle?
vi a fine che si possa contemplar la assumpzione di
colui che stato buon sanzale (per non dir ruffiano)
tra Nettuno et Amfitrite. Perch le sette figlie
d Atlante soprasiedeno appresso il collo del bianco
Toro? per essersi, con lesa maest di noi altri di,
vantato il padre di aver sostenuti noi et il cielo rui-
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - Spaccio de la bestia trionfante
nante; o pur per aver in che mostrar la sua leggerezza
i numi, che vi l han condotte. Perch Giunone ha or-
nato il Granchio di nove stelle senza le quattro altre
circonstanti che non fanno imagine? Solo per un ca-
priccio, perch forfic il tallone ad Alcide a tempo
che combatteva con quel gigantone. Chi mi sapr dar
altra caggione che il semplice et irrazional decreto
de superi, perch il Serpentauro, detto da noi Greci
Ofiulco, ottiene con la sua colobrina il campo di
trentasei stelle? Qual grave et oportuna caggione fa
al Sagittario usurparsi trenta et una stella? perch fu
figlio di Euschemia, la quale fu nutriccia o baila de le
Muse. Perch non pi tosto a la madre? perch lui
oltre seppe ballare, e far i giuochi de le bagattelle.
Aquario perch ha quarantacinque stelle appresso il
Capricorno? forse perch salv la figlia di Venere
Facete nel stagno? Perch non altri a gli quali noi di
siamo tanto ubligati, che sono sepolti in terra, ma pi
tosto costui ch ha fatto un serviggio indegno di tanta
ricompensa stato conceduto quel spacio? perch
coss ha piaciuto a Venere.
Gli Pesci, bench meritino qualche mercede per aver
dal fiume Eufrate cacciato quell ovo, che covato da la
colomba ischiuse la misericordia de la dea di Pafo:
tutta volta paionvi soggetti d ottenir l ornamento di
trentaquattro stelle, senza altre quattro circostanti, et
abitare fuor de l acqui nella region pi nobile del cie-
lo? Che fa Orione tutto armato a scrimir solo con le
spalancate braccia, impiastrato di trent otto stelle ne
la latitudine australe verso il Tauro? vi sta per sempli-
ce capriccio di Nettuno, a cui non ha bastato di privi-
legiarlo su l acqui dove ha il suo legitimo imperio: ma
oltre fuor del suo patrimonio si vuol con s poco pro-
posito prevalere. La Lepre, il Cane e la Cagnolina, sa-
pete ch hanno quarantatr stelle ne la parte meridio-
nale, non per altro che per due o tre frascarie non
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Letteratura italiana Einaudi
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minori che quella che vi fa essere appresso la Idra, la
Tassa et il Corvo, che ottegnono quarant et una stelle
per memoria di quel, che mandaro una volta gli di il
Corvo a prender l acqua da bere; il qual per il camino
vedde un fico ch avea le fiche o gli fichi (per che l uno
e l altro geno approvato da gramatici, dite come vi
piace): per gola quell ucello aspett che fussero matu-
ri; de quali al fine essendosi pasciuto si ricord de
l acqua, and per empir la lancelia, vddevi il drago-
ne, abbe paura, e ritorn con la giarra vta a gli di.
Li quali per far chiaro quanto hanno ben impiegato
l ingegno et il pensiero, hanno descritta in cielo que-
sta istoria di s gentile et accomodato servitore. Vede-
te quanto bene abbiamo speso il tempo, l inchiostro e
la carta. La Corona austrina che sotto l arco e piedi di
Sagittario si vede ornata di tredeci topacii lucenti, chi
l ha predestinata ad essere eternamente senza testa?
Che bel vedere volete voi che sia di quel pesce Nozio
sotto gli piedi d Aquario e Capricorno, distinto in do-
dici lumi con sei altri che gli sono in circa? De l Alta-
re o turribulo, o fano, o sacrario, come vogliam dire,
io non parlo; perch giamai li convenne coss bene
d essere in cielo se non ora che quasi non ha dove es-
sere in terra: ora vi sta bene come una reliquia, o pur
come una tavola della sommersa nave de la religion e
cólto di noi.
Del Capricorno non dico nulla, perch mi par dignis-
simo d ottenere il cielo, per averne fatto tanto benefi-
cio insegnandoci la ricetta con cui potessimo vencere
il Pitone; perch bisognava che gli di si trasformasse-
ro in bestie se volevano aver onor di quella guerra: e
ne ha donata dottrina facendoci sapere che non si
pu mantener superiore, chi non si sa far bestia. Non
parlo de la Vergine, perch per conservar la sua vergi-
nit, in nessun loco sta sicura se non in cielo avendo
da qua un Leone e da l un Scorpione per sua guar-
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Letteratura italiana Einaudi
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dia: la poverina fuggita da terra, perch l eccessiva
libidine de le donne, le quali quanto pi son pregne,
tanto pi sogliono appetere il coito, fa che non sia si-
cura di non esser contaminata anco se si trovasse nel
ventre de la madre; per goda gli suoi vintisei carbun-
coli con quelli altri sei che li sono intorno. Circa l in-
temerata maest di que doi Asini che luceno nel spa-
cio di Cancro non oso dire, perch di questi
massimamente per dritto e per raggione il regno del
cielo: come con molte efficacissime raggioni altre vol-
te mi propono di mostrarvi, perch di tanta materia
non ardisco parlare per modo di passaggio; ma di
questo sol mi doglio e mi lamento assai, che questi di-
vini animali sieno stati s avaramente trattati, non fa-
cendogli essere come in casa propria, ma nell ospizio
di quel retrogrado animale aquatico; e non muneran-
doli pi che de la miseria di due stelle, donandone
una a l uno e l altra a l altro, e quelle non maggiori
che de la quarta grandezza.
De l Altare dumque, Capricorno, Vergine et Asini
(bench prendo a dispiacere ch ad alcuni di questi
non essendo lor trattati secondo la dignit, in loco di
essere fatto onore forse gli stato fatta ingiuria) or al
presente non voglio definir cosa alcuna. Ma torno a
gli altri suppositi, che vanno per la medesima bilan-
cia con gli sopradetti. Non volete voi che murmuri-
no gli altri fiumi, che sono in terra, per il torto che gli
vien fatto? Atteso che qual raggion vuole che pi to-
sto l Eridano deve aver le sue trenta e quattro luccio-
le, che si veggono citra et oltre il tropico di Capricor-
no, pi tosto che tanti altri non meno degni e grandi,
et altri pi degni e maggiori? Pensate che basta dire
che le sorelle di Fetone v abbiano la stanza? O forse
volete che vegna celebrato, perch ivi per mia mano
cadde il fulminato figlio d Apollo, per aver il padre
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